Ilaria D'Amico, alla vigilia della partita degli Europei Italia-Germania, si racconta a cuore aperto in un'intervista al Corriere della Sera e parla anche dell'inizio della storia con Gigi Buffon e del rapporto con la ex moglie di lui, Alena Seredova.
"Quando t’innamori da adulto - spiega - l’idea di famiglia arriva molto presto. Io e Gigi, venendo da smarrimenti forti, dolorosi, avevamo il desiderio di costruire una dimensione solida. Abbiamo aspettato quasi un anno e mezzo prima che la maternità si trasformasse in un progetto solo perché dovevamo rodare le varie componenti: c’era bisogno che i bambini, i due suoi e il mio, s’integrassero con il nuovo nucleo e fra loro. Io e Gigi abbiamo proceduto a braccio con un’unica regola: quando ci sono i figli, la nostra attenzione è per loro". La conduttrice Sky parla anche del rapporto con i rispettivi ex. "La nostra fortuna è stata che anche le loro vite si sono riorganizzate in un nuovo ordine sentimentale. Questo ha portato a rapporti distesi, dove la rabbia non ha trovato spazio o non ha avuto bisogno di esplodere. È stato un processo legato anche all’intelligenza di tutte le parti in causa. Eravamo entrambi nel pieno di un marasma. Quando le unioni vanno in crisi, è un dolore, vorresti riavvolgere il nastro, ci provi, non capisci. Ti dai delle colpe. Se rimani in famiglia, stai male. Se vai via, stai male. Hai paura di far soffrire, hai paura di soffrire tu. Io e Gigi ci siamo incontrati mentre attraversavamo la stessa fase e ci siamo compresi facilmente". E per quanto riguarda l'impresa dell'Italia agli Europei, D'Amico confessa di avere un rito scaramantico: "Sto guardando tutte le nostre partite seduta sullo stesso lato sinistro del divano blu della nostra Green Room a Sky: ero lì quando abbiamo vinto contro il Belgio. E seguo l’appello di Conte a indossare sempre qualcosa di azzurro: un dettaglio del vestito, le scarpe… Mi piace sentirmi parte di un’avventura che è un romanzo popolare".
"Quando t’innamori da adulto - spiega - l’idea di famiglia arriva molto presto. Io e Gigi, venendo da smarrimenti forti, dolorosi, avevamo il desiderio di costruire una dimensione solida. Abbiamo aspettato quasi un anno e mezzo prima che la maternità si trasformasse in un progetto solo perché dovevamo rodare le varie componenti: c’era bisogno che i bambini, i due suoi e il mio, s’integrassero con il nuovo nucleo e fra loro. Io e Gigi abbiamo proceduto a braccio con un’unica regola: quando ci sono i figli, la nostra attenzione è per loro". La conduttrice Sky parla anche del rapporto con i rispettivi ex. "La nostra fortuna è stata che anche le loro vite si sono riorganizzate in un nuovo ordine sentimentale. Questo ha portato a rapporti distesi, dove la rabbia non ha trovato spazio o non ha avuto bisogno di esplodere. È stato un processo legato anche all’intelligenza di tutte le parti in causa. Eravamo entrambi nel pieno di un marasma. Quando le unioni vanno in crisi, è un dolore, vorresti riavvolgere il nastro, ci provi, non capisci. Ti dai delle colpe. Se rimani in famiglia, stai male. Se vai via, stai male. Hai paura di far soffrire, hai paura di soffrire tu. Io e Gigi ci siamo incontrati mentre attraversavamo la stessa fase e ci siamo compresi facilmente". E per quanto riguarda l'impresa dell'Italia agli Europei, D'Amico confessa di avere un rito scaramantico: "Sto guardando tutte le nostre partite seduta sullo stesso lato sinistro del divano blu della nostra Green Room a Sky: ero lì quando abbiamo vinto contro il Belgio. E seguo l’appello di Conte a indossare sempre qualcosa di azzurro: un dettaglio del vestito, le scarpe… Mi piace sentirmi parte di un’avventura che è un romanzo popolare".
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